Associazione di Volontariato

DIARIO DI BORDO 21 marzo 2017

SPERIAMO SI CAPISCA IL CONCETTO.

Proprio oggi pensavo a come si sta bene in Associazione….

Tra le ragazze educatrici ed i ragazzi c’è una bella armonia, con noi c’è una “grande collaborazione”, ci si consiglia sui lavori da eseguire, si fanno le prove, si ascolta, si approva e/o si disapprovano certe procedure.

Il tempo scorre veloce, sembra sempre che tutto vada via troppo velocemente.

Le ore di spensieratezza sono meritatissime per i nostri ragazzi che hanno tutti delle patologie importanti dunque, fargli dimenticare certe cose penso che sia assolutamente doveroso da parte nostra.

Non sempre si è stati così bene, ma questo fa parte del “gioco”, certi angoli sono stati smussati, certe persone per dire la verità erano al posto sbagliato, nel momento sbagliatissimo, ma il tempo aggiusta tutto e certe persone spariscono con la stessa velocità con la quale sono arrivate”per sbaglio”.

Non esistono collaborazioni a distanza nel volontariato, almeno non nel nostro tipo di attività, bisogna lavorare sul territorio seguendo le realtà dei nostri ragazzi, conoscerli, parlarci, viverci ti fa capire come approcciarsi con loro, aiutarli e guidarli nei lavori ti dà grandi soddisfazioni.

Per tutte le esperienze che ho avuto in questi anni, ho capito che lavorare per i ragazzi “speciali” ti scalda il cuore, ma bisogna stare attenti perché nelle Associazioni, a parte i ragazzi, non tutti sono animati da entusiasmo altruistico, molti lo fanno solo per diventare “qualcuno”, lo dico con cognizione di causa, altri lo fanno per “sistemare qualcuno” o “parcheggiare” ed è molto triste tutto ciò.

Ho conosciuto “personaggetti” che ci tenevano tantissimo ad essere “Capi” anche se non meritavano certo quel ruolo…ma il brutto è che oltre a quel titolo per il resto erano e sono contornati dal vuoto totale.

Perché dico ciò? Perché sono molto schietta, arrivati ad un certo punto, non sono più diplomatica… …quando capisco che qualcuno esagera…

Perché non mi piace chi vive di luce riflessa….chi comanda e non fa niente, chi dice “armiamoci e partite”,chi sparisce per certi periodi per farsi i “fatti suoi” e poi ricompare con la strafottenza di chi pretende “la luna”.

Ho chiarito un po’ la mia persona, sono buona ma non sono “fessa”, capisco quando mi prendono per il naso …..e posso pure starci al gioco ma….se si esagera allora ….mi sentono ….altrochè se mi sentono.

Nelle Associazioni come le nostre ci vogliono persone buone ma allo stesso tempo “decise” e “determinate”, persone che si sappiano rapportare con la fragilità dei nostri ragazzi che sono un bene prezioso, noi abbiamo la responsabilità di seguirli con amore senza urtare i loro sentimenti e senza infrangere il muro invisibile delle loro debolezze.

Per anni ho sentito tanti convegni e teorie sui nostri “ragazzi speciali”, tanti studi fatti da esperti e con il tempo mi sono accorta che se non ci vivi hai voglia di raccontare nelle platee “LE TEORIE”…vivere con i nostri ragazzi è tutt’altra storia….essere genitori di ragazzi “delicati” ti fa capire che la vita non è poi tanto facile da vivere.

Intorno a me voglio solo persone “vere”, “sincere”, che credono in quello che fanno, in modo seriO e pulito….perchè mia figlia e tutti i ragazzi come lei hanno bisogno SOLO di questo.

Termino il mio discorso con questa frase che suggella tutto il mio concetto:

“ASTENERSI PERDITEMPO”!!!!!

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